giovedì 24 ottobre 2013

Ripetizioni di matematica



Ho appena finito di fare ripetizioni di matematica a Michele. Io e lui ci conosciamo da circa due settimane. La mamma mi ha chiesto aiuto e mi ha raccontato che suo figlio sta attraversando un periodo particolare...ma quando me lo disse nella nostra prima telefonata non capii bene cosa volesse dire.
Michele (è questo il nome di questo ragazzo) ha diciassette anni e l'argento vivo in corpo. Me ne rendo conto quando gli siedo accanto, per lui è come una prigione, sembra una tigre in gabbia.
E' intelligente, ma svogliato, preferisce uscire invece di stare a scervellarsi per cose che gli interessano ben poco.
Quando mi accorgo di questa sua irrequietezza mi fa tornare indietro nel tempo. Mi ricordo la mia stessa voglia di evadere quando facevo ripetizioni di latino. Mi viene da ridere perchè lo comprendo e capisco quello che sta provando, ma non posso dargli a vedere il mio divertimento...non capirebbe e lo allontanerei...potrebbe sentirsi denigrato.
Sono percorsi che dobbiamo fare tutti, nessuno si può sottrarre all'adolescenza con tutte le sue sfaccettature: la fidanzatina che ti reclama con lo squillo del telefonino, la testa altrove, la voglia di stare all'aria aperta e non chiusi in una stanza con la testa sui libri, il pessimismo insito dell'adolescenza, il viso con qualche brufolo e quei tratti somatici tra il bambino e l'uomo...
Quanta tenerezza quando lo guardo, a volte i suoi occhi sembrano implorarmi di lasciarlo andare via...io cerco di rendergli quanto più leggera e possibile la lezione per quanto mi è possibile, ma per lui è difficile, anche se poi scoprirà che le cose difficili sono altre.
Spero di riuscire a trasferirgli la voglia di scoprire, di apprendere...spero proprio di riuscirci!!!


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