Martedi sono andata da Rosaria e ad oggi mi sento ancora frastornata. Mi trovo quì a scrivere quello che ho vissuto, ma non sono sicura di riuscirci...non credo di riuscire a trovare le parole giuste per descrivere quanto ho vissuto!!! Siamo salite insieme a dare un salutino al piccolo Francesco, che ho trovato cresciuto e poi siamo scese giù. Mi ha proposto di andare a fare una passeggiata e io ho accettato con molto entusiasmo. E' da un paio di settimane che quì sembra primavera, la temperatura mite e il cielo sereno sembrano proprio invogliarti ad uscire fuori. Siamo salite ancora più su con la macchina e poi abbiamo proseguito a piedi. All'inizio del sentiero c'era un uomo, da solo accanto alla sua auto; era seduto con un tavolinetto e un ombrellone per ripararsi dal sole. Sul tavolo c'erano delle bottiglie d'acqua, del pane e una bottiglia di spumante vuoto! La scena era alquanto strana: in piena montagna, in una zona isolata, strada sterrata...a un certo punto ti si presenta davanti una scena del genere. Già da lontano in macchina io e Rosaria abbiamo commentato la stranezza. Scendiamo dalla macchina e salutiamo. Si alza dalla sedia un bell'uomo sui 65-70 anni con il quale scambiamo qualche chiacchiera. Ci chiede se abbiamo bisogno di un bicchiere d'acque, ma gli spieghiamo che siamo li per salire ancora più su...per farci una passeggiata. Ringraziamo,salutiamo e andiamo via.
Rosaria, come tutti gli esseri umani a cui è venuta a mancare la mamma era triste. Nonostante tutto ha voluto iniziare da me e da ciò che resta di me e M. Mi ha chiesto cosa significavano le sue parole...che il nostro era un amore così grande che lui non vuole sporcarlo...Le ho spiegato che non so quale interpretazione dare a queste parole, ma che non mi faccio più domande, ormai. La nostra storia è chiusa e mai come in questo periodo sto assaggiando cosa vuol dire la mia vita senza di lui: non lo cerco e lui non mi cerca, non so niente di lui e non faccio niente per sapere qualcosa...semplicemente ho lasciato andare e poi ho concluso dicendo che per me è finita definitivamente! Lei mi ha raccontato le sue perplessità da mamma su di lui. Mi ha detto che non le sembra trovar pace...che l'ultima novità è che ha deciso di trasferirsi giù in taverna, perchè ha bisogno dei suoi spazi, della sua privacy...che non si impegna nel lavoro, ma che fa in giusto necessario. Io non mi sono meravigliata più di tanto, tranne per il discorso lavorativo. Alla fine la descrizione che mi ha fatto era in perfetto stile M. Lui è fatto così, ha bisogno di sperimentare e questa volta e la volta della taverna, ma non mi meraviglierei se tra un mese cambiasse di nuovo idea e andrebbe via dalla taverna. Sta di fatto che c'è un certo tormento interiore di fondo che però può risolvere solo lui, quando e se deciderà di crescere!
Intanto camminavamo e davanti a me si aprivano scenari mozzafiato. Sotto di me la vallata e tutt'intorno i monti, alla fine dei quali si ergeva il Vesuvio avvolto in un po di foschia. La calma e la pace mi entravano nella mente...non so dire come mai...forse l'aria pulita...forse il posto a me caro...molto sicuramente la compagnia di Rosaria. Lei mi ha raccontato degli ultimi giorni della mamma...dei comportamenti di sua sorella alquanto discutibili e mi chiedeva consiglio...Quanto era fragile in quel momento!Quanta tenerezza mi ha fatto! Ah se avessi potuto fare qualcosa per aiutarla!!! Quanto vorrei poter essere più presente nella sua vita...quanto vorrei fare mille di quelle passeggiate catartiche!!!
Fatto un certo tratto abbiamo deciso di tornare indietro e ci siamo ritrovate di nuovo all'inizio del percorso, dove c'era sempre quell'uomo. Intanto aveva acceso un fuoco e ci si riscaldava. Ci siamo fermate a parlare con lui un po per educazione un po per curiosità. Si chiama Giulio e ci ha spiegato che dopo aver trascorso circa cinquant'anni all'estero per lavoro è ritornato al suo paese d'origine. Gli abbiamo chiesto come mai fosse li e ci ha spiegato che amava la natura, stare a contatto con essa e contemporaneamente non amava l'ignoranza della gente dalla quale se ne stava ben lontano rifugiandosi in quei posti. Man mano che parlavo abbiamo realizzato che non era li di passaggio, ma rimaneva li anche la notte!!! Gli sguardi tra me e Rosaria erano di incredulità...Ha insistito per farci bere dello spumante ed abbiamo brindato tutti e tre!!! Scena al dir poco surreale: ero su una montagna di cui non conoscevo nemmeno il nome, con la mia ex suocera che differentemente dal resto del mondo, adoro, stavo brindando con uno sconosciuto che viveva come un eremita!!! Dire che ero confusa è dir poco!!! Lui e Rosaria hanno iniziato a parlare mentre io riuscivo a fatica a star dietro ai loro discorsi. Lei più impostata sulla religione, sulla meditazione mentre lui più orientato verso fenomeni 'strani' legati a presenze sconosciute nell'universo e critico verso la società moderna e verso il potere in mano a pochi potenti della terra!
La conversazione continuava e sarebbe andata avanti a oltranza se non fosse stato per il fatto che io dovevo andare via di li a poco per evitare un incontro con M. e Rosaria doveva rincasare per cucinare per la cena. Giulio ci ha invitate a restare per la cena, in quanto nel baule della sua auto aveva di tutto, ma abbiamo rifiutato, anche se Rosaria gli ha detto che probabilmente sarebbe ritornata a trovarlo.
Siamo andate via e io mi portavo addosso questa sensazione strana a cui non so dare ancora una spiegazione. Stavo bene nel vero senso della parola. Avevo uno stato di calma che non provavo da molto tempo. Rosaria mi ha chiesto 'cosa c'è' e io le ho risposto: Sto bene...sto bene...
Il nostro saluto è stato come sempre un forte abbraccio con la promessa di rivederci al più presto.
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