venerdì 16 novembre 2012

15 novembre 2009: galeotto fu il tuo sonno

Confesso che trovo un po di difficoltà a scrivere questa sera. I pensieri nella mente sono tanti, troppi e si accavallano...poi li elaboro e quando credo di averli 'messi in fila' ne arriva un'altra valanga che mi sconquassa di nuovo tutto.
Ho vissuto quest' ultimo periodo in modo molto gioioso...ci riuscivo, finalmente...ma oggi no, non posso.
Oggi sarebbero dovuti essere tre anni!
Tre anni da quella strana sera!!!
In un unica serata riuscii ad odiarti e anche ad amarti come non mai. Come è possibile, vi starete chiedendo, essì è così, perchè questa era una delle sue caratteristiche più forti...lui era capace di mettermi a soqquadro la vita e a stregarmi.
Ricordo bene che dovevamo incontrarci, ma a quell'appuntamento, di te neanche l'ombra. Mi preoccupai, ma non sapevo che fare...non eri raggiungibile...era troppo tardi per chiamare a casa...ma dopo aver aspettato un po', mi feci coraggio e chiamai a casa. Rispose tuo padre, che mi disse che dormivi beatamente sul divano. Una parte di me fu sollevata dal saperti a casa, ma poi sopraggiunse la rabbia.
La rabbia, soprattutto perchè era la seconda volta che accadeva e non mi perdonavo di esserci caduta di nuovo....quella sera la trascorsi con degli amici, ma ero molto delusa.
E poi c'era quella parte di me, che tutti hanno, credo; quella parte che non voleva crederci, che sperava che ci fosse stato qualche problema, che sperava di ricevere un tuo messaggio...
Trascorsi la serata con questi pensieri nella testa che continuavano a vagare insieme alle promesse che facevo a me stessa di non frequentarti più.
Ero in macchina con gli amici sulla via del ritorno, quando mi arriva una tua telefonata...mi chiedi dove sono...ti rispondo che me ne sto tornando a casa...ti agiti...cerco di mantenere la calma...sono delusa...mi chiedi di aspettarti, che saresti sceso immediatamente da casa per venire...ti dico, con fare deluso, lascia perdere, è tardi...insisti, ma alla fine credo di averti convinto a restare a casa e attacchiamo.
Ecco che le mie speranze iniziarono. Ero arrabbiata...arrabbiatissima, ma nel fondo del mio cuore speravo con tutta me stessa che non ascoltassi nemmeno una parola di quelle che ti avevo detto al telefono e che ti fiondassi da me...
Arrivo alla mia macchina...metto in moto e vado via, ma quella sera tutti i miei desideri furono esauditi: ricevo una tua telefonata. Eri agitatissimo...sentivo il rumore della macchina che correva e tu che continuavi a chiedermi di non andare a casa e, oggi posso dirlo: NON HO MAI FATTO COSA PIU' GIUSTA!!!
Si, non mi pento, benedico quel momento.
Ti presentasti con la tua solita faccia da schiaffi!!! Ma quanto mi piaceva!!!
Mi spiegasti le motivazioni del tuo sonno...effettivamente non era colpa tua...ti perdonai all'istante...mi abbracciasti e tremavi...iniziasti a parlare tenendomi abbracciata per non guardarmi in faccia, perchè, forse quella è stata una delle poche volte in cui mi hai parlato con il cuore in mano. Mi iniziasti ad elencare tutte le motivazioni che ti avevano portato a venire di corsa da me...che i tuoi pensieri erano continuamente focalizzati su di me...e mi sembravi smarrito mentre lo dicevi...non sapevi nemmeno tu cosa stesse accadendo...e aggiungesti che se tutto quell'elenco significava amare, allora il tuo per me era amore!!!
Non nego che ebbi un po' di paura. A quel punto toccava a me.
Cosa dovevo dire? Come me ne sarei uscita da quella situazione?
Poi, feci come dice la Tamaro, ed andai dove mi portava il cuore!!!
Ecco, cosa accadde tre anni fa!!!

E oggi??? Oggi cosa accade? Accade che mi sento una stupida che mentre scrive si asciuga le lacrime...ma oggi va così...oggi è il 15 di novembre...è il mio Dolce Novembre!!!


C'è una nuova luna stasera 
Con un filo di voce io cerco di cantarla 
Sono io l'uomo con la valigia 
Sempre pronto a partire 
Sempre con la guardia alta 
E scrivo a fondo per vedere, se è più profondo di questi occhi tuoi 
E cercherò risposte che di certo non sapresti darmi mai 

Quando ami per davvero, non ti basterà il futuro 
Vuoi soltanto avere lei che vale più dell'oro nero 
Vuoi svegliarti la mattina, respirare il suo cuscino 
Fisso sul soffitto dire piano è tutto vero, è tutto vero... 

C'è una nuova luna stasera 
Con un filo di musica cerco di offuscarla 
Per filtrare la luce cattiva 
Liberare la mente, da ogni forma perversa 
Nei piccoli progressi della casa 
Scaccerò le nostalgie 
Eviterò le stupide allusioni tra le nostre gelosie 

Quando ami per davvero, basta poco per sognare 
Ed il motorino è un razzo che da te mi fa arrivare 
Vuoi svegliarti la mattina e vederla riposare 
Per avere la certezza che non se ne vuole andare 
Quando ami per davvero, non ti basterà il futuro 
Vuoi soltanto avere lei che vale più dell'oro nero 
Vuoi svegliarti la mattina, respirare il suo cuscino 
Fisso sul soffitto dire piano è tutto vero, è tutto vero... 

È tutto vero, quest'oro nero 
È tutto vero, quest'oro nero...

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